domenica 7 giugno 2020

Una Serie Tv sulla Competizione #Step 22

Prima puntata 
Ci troviamo nel marzo del 2032, a Sankara. Sankara è un villaggio del Burkina Faso, la vita è difficile, lo è sempre stata, la povertà è diffusa,il cibo non è mai abbastanza,l’acqua scarseggia,le epidemie sono sempre in agguato e come se non bastasse il cambiamento climatico ha portato ad un aumento vertiginoso delle temperature, tanto che la temperatura media si aggira sui 45 gradi centigradi. È qui che vive Thomas, uno dei tanti ragazzi del villaggio.
Villaggio africano
Thomas ha 16 anni , ha tre fratelli e due sorelle. È un ragazzo molto intelligente e sogna un giorno di poter diventare un ingegnere. Tuttavia in una situazione di simile povertà non può certo dedicarsi esclusivamente agli studi ma deve lavorare affinché la sua famiglia possa sopravvivere. La notte del 16 aprile Thomas ha un sogno destinato a cambiare per sempre la sua esistenza. In sogno gli viene detto che è stato scelto per una competizione da cui dipenderà la sua vita e quella della sua famiglia. La sfida vede due concorrenti Thomas e Dave, un ragazzo australiano.
Thomas dovrà impegnarsi a fondo e correre ogni giorno più di Dave per i prossimi 7 anni, ogni volta che ciò non avverrà uno dei suoi cari si ammalerà. Fra 7 anni esatti dovrà partecipare alla maratona di Boston e se sarà il vincitore da questa avrà in cambio un enorme quantitativo d’oro.


Seconda puntata 
Thomas è terrorizzato da questo sogno e decide di non parlarne con nessuno.
Comincia però subito ad impegnarsi e ad allenarsi, atterrito dall’idea di perdere uno dei suoi cari. Le giornate del ragazzo sono pienissime e molto dure, al mattino deve percorrere molti km a piedi per raggiungere la scuola,dove ottiene risultati eccellenti, al pomeriggio va a lavorare nei campi di miglio e oltre a questi improrogabili impegni trova sempre il tempo per andare a correre. Nonostante la stanchezza si faccia sentire Thomas si sente felice come mai in vita sua. Dal momento del sogno nessuno dei suoi cari si era ammalato, ciò significava che stava procedendo nella direzione giusta. I suoi sforzi erano ripagati, sapeva di star facendo la cosa giusta e cominciava a pensare all’enorme ricompensa che gli sarebbe spettata qualora avesse vinto la Maratona.
Quando Thomas compì 18 anni aveva quasi terminato le scuole superiori, le sue doti atletiche vennero notate dal preside della scuola che gli offrì una borsa di studio per realizzare il suo sogno di studiare ingegneria e contemporaneamente continuare ad allenarsi in un college americano.
A Thomas sembrò di vivere un sogno, da lì a poco avrebbe lasciato il suo villaggio e sarebbe partito alla volta di Boston, dove il suo nuovo college lo attendeva. 


Terza puntata

Il trasferimento in un nuovo paese portò con sé molte difficoltà ma Thomas si ambientò in fretta. Anche in questa nuova realtà i risultati accademici erano eccellenti. 
Thomas era costantemente stimolato dalla competizione con Dave, tuttavia egli non aveva mai posto la sua attenzione su Dave ma aveva sempre e solo pensato a correre il più possibile, focalizzandosi sul lavoro su sé stesso. 
Thomas si laureò in fretta e trovò un lavoro che gli permise di guadagnare dei soldi grazie ai quali poter aiutare la sua famiglia e il suo villaggio ad uscire dalla povertà.
Arrivò così il 16 Aprile 2039, erano passati esattamente sette anni da quel suo sogno, quel pomeriggio si sarebbe corsa la maratona per cui si era tanto allenato. Aveva fatto tutto ciò che gli era stato detto di fare, si era allenato ogni giorno della sua vita degli ultimi 7 anni per quella maratona ed adesso era il momento di dimostrare che tutto ciò non era stato vano. Thomas partecipò alla maratona ma, nonostante un ottimo risultato non fu lui a vincere, a vincere fu Dave, il ragazzo australiano del sogno. Allora Thomas capì il vero messaggio del sogno, non aveva vinto, non esisteva nessuna competizione se non quella con sé stesso ma grazie allo stimolo datogli dalla sfida con Dave e dalla paura di perdere una delle persone che amava aveva tirato fuori il meglio di sé. Non aveva ricevuto nemmeno un briciolo d’oro ma grazie al suo impegno e alla sua voglia di migliorarsi aveva una vita felice e i suoi cari non solo erano vivi ma vivevano adesso una vita agiata. Thomas sorrise e tornò a casa, aveva vinto la sua gara.

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