La parola competizione deriva dal verbo latino competere: da cum = con, assieme e petere = dirigersi verso, cercare.
Significa quindi andare insieme, convergere a un medesimo punto, incontrarsi, domandarsi insieme.
Competere indica dunque la capacità o la volontà di cooperare per approfondire la conoscenza, acquisire le capacità individuali al fine di migliorare la qualità del fare, condividendone i benefici.
Il “competere” latino definisce quindi un percorso di crescita tecnica e culturale collettiva.
Nell'accezione latina non è contemplato il significato di competizione e competitivo così come è inteso comunemente oggi. La cultura negli anni ha dato nuovi significati a questa parola. In particolar modo ha completamente cancellato l’aspetto collaborativo di questa parola, accostandola invece a concetti come lo schiacciare l’avversario. Questo aspetto della parola competizione é ormai predominante in ogni ambito sociale: nell’economia, nella politica, nel lavoro, nello sport.
Oggi competere è inteso come sforzo per superare l'altro, la concorrenza; più che un confronto di merito, basato sulle capacità culturali e sul desiderio di migliorare la propria conoscenza, a beneficio proprio e dell'intera umanità, diventa invece un egoistico sopraffare, con ogni mezzo, chi esercita capacità e conoscenze simili per acquisire posizioni economiche, di prestigio e di potere sempre maggiori.
